Implantologia
L’implantologia dentale permette di sostituire uno o più elementi dentari persi con “radici artificiali” in titanio le quali, mediante un processo biologico che prende il nome di osteointegrazione, consentono l’applicazione di una protesi fissa.
Un impianto dentale è una piccola vite in titanio che viene progettata per sostituire la radice di un dente naturale che è venuto a mancare. Viene quindi inserito nell’osso in cui prima c’erano i denti naturali. Gli impianti dentali si integrano perfettamente con l’osso e diventano un buon punto di ancoraggio per il dente sostitutivo, grazie alla biocompatibilità del titanio.
La mancanza di diversi denti può essere invece risolta posizionando alcuni impianti dentali in punti strategici in maniera tale che si trasformino in pilastri necessari alla realizzazione di un ponte dentale fisso. Tale metodica permette di ridurre i costi del trattamento in quanto limita il numero degli impianti dentali da inserire.
Anestesia
L’implantologia non è un trattamento doloroso in quanto, al momento dell’inserimento dell’impianto dentale, al paziente viene effettuata una anestesia locale per ridurre ogni possibilità di disagio.
Nel caso in cui il paziente fosse particolarmente ansioso possono essere somministrati degli ansiolitici o, in casi particolari, può essere giustificato il ricorso alla sedazione cosciente, effettuata dal medico anestesista.
Al termine della procedura saranno prescritti tutti i farmaci necessari al fine di controllare efficacemente l’insorgenza del dolore post- operatorio.
Decorso Post Operatorio
E’ importante sapere che per garantire la stabilità dell’impianto è necessaria la presenza di una idonea quantità di osso.
Oggi il problema legato alla carenza di osso, conseguente a fisiologico o patologico riassorbimento, può essere risolto, nella totalità dei casi, con un intervento di rigenerazione ossea.
Una volta posizionato l’impianto è necessario un periodo di attesa, variabile dai 3 ai 6 mesi, che garantisce la corretta osteointegrazione e quindi la stabilizzazione dell’impianto nell’osso.
Dopo l’intervento è frequente la comparsa di qualche livido e gonfiore a livello di gengive e tessuti molli. Questi disturbi sono generalmente controllati da un normale analgesico abbinato a una terapia antibiotica.
La presenza dell’impianto, nascosto al di sotto della gengiva, non impedirà al paziente di indossare una protesi provvisoria durante il periodo di attesa.
Terminato tale periodo l’impianto verrà “scoperto” ed in pochi passaggi sarà possibile avvitare su di esso la protesi fissa definitiva.
Rischi e Complicanze
Come ogni intervento, anche l’implantologia, non è priva di rischi che variano a seconda della sede in cui deve essere posizionato l’impianto.
La corretta pianificazione dell’intervento da parte dell’operatore e l’osservanza delle raccomandazioni post-operatorie da parte del paziente, riducono in maniera significativa l’insorgenza di effetti collaterali permanenti.