La cicatrizzazione
La cicatrizzazione è un evento del tutto fisiologico, ma esistono rare condizioni in cui le cicatrici risultano eccessive, esuberanti e vengono per questo definite patologiche:
- Il cheloide è una vera e propria neoformazione, spessa, arrossata, pruriginosa o dolente che ha origine da una cicatrice, ma si sviluppa sempre oltre i confini della cicatrice da cui deriva.
- La cicatrice ipertrofica spesso viene scambiata per un cheloide, ma a differenza di questo il tessuto cicatriziale in esubero rimane all’interno dei confini della cicatrice che si presenta arrossata e rilevata.
Qualità di una cicatrice
La qualità delle cicatrici, sia che si formino per eventi traumatici che in seguito ad interventi chirurgici, dipende in larga parte dal modo in cui la cute di un soggetto tende a guarire e in misura minore dal tipo di evento che ne ha determinato la formazione e dalle precauzioni adottate durante la fase di guarigione.
Eliminare una cicatrica
A differenza di quanto comunemente si pensi, le cicatrici sono dei segni permanenti che non possono essere eliminati, ma soltanto migliorati.

Trattamenti
medici e chirurgici
Durante la fase di “maturazione” di una cicatrice (da 6 a 12 mesi successivi al trauma/chirurgia) è possibile utilizzare creme specifiche contenenti silicone o altri prodotti che si sono dimostrati efficaci nel prevenire la formazione di una cicatrice di scarsa qualità o patologica (es. corticosteroidi, ozono etc..). A maturazione avvenuta, per migliorare la qualità di una cicatrice, è possibile ricorrere a trattamenti scarsamente invasivi come la dermoabrasione, laser/plasma od alla chirurgia (escissione della cicatrice e formazione di una nuova cicatrice di migliore qualità).